Coronavirus, UCI non sospende nessuna corsa ma chiede misure aggiuntive agli organizzatori
A seguito di un incontro tenuto oggi con squadre, ciclisti e organizzatori, l’UCI ha annunciato che non procederà alla sospensione di corse attualmente in calendario. Qualsiasi possibile decisione di annullamento sarà presa dalle autorità sanitarie delle regioni interessate. È stato tuttavia specificato ciascun organizzatore dovrà adottare alcune misure allo scopo di limitare al massimo il rischio che il coronavirus (Covid- 19) si diffonda ulteriormente. Si tratta innanzitutto dell’aumento della distanza tra pubblico e ciclisti, in particolare nelle zone di partenza e arrivo.
Gli organizzatori dovranno poi rispettare un rigoroso protocollo medico, variabile a seconda del paese, ma che include in ogni caso un processo specifico per la gestione di casi sospetti e la fornitura di una mappa dettagliata delle strutture in grado di eseguire test diagnostici per il coronavirus. Sarà poi necessario limitare il numero di squadre che soggiornano in ciascun hotel e rispettare particolari misure igieniche, ad esempio evitando l’uso della stessa penna da parte dei ciclisti al foglio firma.
Se gli organizzatori saranno obbligati, su decisione delle loro autorità, a rifiutare la partecipazione di determinate squadre, o se le squadre non riusciranno a prendere parte a un evento per un motivo valido, l’UCI dovrà essere informata rapidamente. Questo per poter verificare la situazione e assicurarsi che nessuna squadra venga sanzionata, finanziariamente o dal punto di vista sportivo, soprattutto in caso di coinvolgimento di UCI WorldTeam o UCI ProTeam.
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